Vitamina C
Estratto Articolo 20/1146/773 Dr. Rarita’ Giovanni – Istituto Pascale – Napoli – ITALY
Indice
- A cosa serve la vitamina C?
- Cos’è l’ascorbato di potassio?
- Perché si utilizza l’ascorbato di potassio?
- Perché questi due componenti sono importanti?
- Perché si utilizza l’ascorbato di potassio?
- Si possono fare dosaggi “fai da te” a livello di prevenzione, conoscendo i principi di funzionamento di questo composto?
- Come funziona l’ascorbato di potassio?
- Si possono utilizzare altri “integratori” di potassio?
- L’acido ascorbico può essere dannoso per la salute?
- Il potassio può essere dannoso per la salute?
- L’ascorbato di potassio ha effetti collaterali?
- L’ascorbato di potassio ha effetto sulla pressione?
- Si può utilizzare l’ascorbato di potassio in presenza di diabete?
- Per quanto si deve proseguire l’assunzione di ascorbato di potassio?
- La vitamina B12 favorisce la rapida proliferazione delle cellule degenerate?
- Come si assume l’ascorbato di potassio?
- L’ascorbato di potassio può essere confrontato con gli studi del Prof. Judah Folkman che ha scoperto l’azione antiangiogenetica di angiostatina ed endostatina?
- L’ascorbato di potassio può essere considerato una terapia alternativa?
- Perché l’ascorbato di potassio non è conosciuto “ufficialmente”?
- L’ascorbato di potassio può essere somministrato ai bambini?
- Da quale età è possibile iniziare l’assunzione di ascorbato di potassio a livello preventivo?
- Quanta vitamina C può assumere al giorno un adulto?
- A cosa serve la Vitamina C?
La vitamina C è fondamentale per il nostro corpo perché contribuisce a:
- formazione del collagene (tessuto connettivo della pelle, dei legamenti, delle ossa) permettendo di migliorare la fase anabolica del nostro corpo, mantenendo il giusto equilibrio con la fase catabolica.
- trattare la malattia aterosclerotica in quanto ripara le pareti arteriose (anche dei capillari) brucia le concentrazioni di grassi che si depositano sulle pareti delle arterie e nel contempo partecipa alla riparazione dell’epitelio interno. Inoltre l’acido ascorbico, riduce del 15-20% il tasso di colesterolo nel sangue.
- effetto antitossico (protettivo verso l’organismo) nei confronti del cadmio, del mercurio, del piombo, del ferro, del rame, dell’arsenico, del benzene e di alcuni pesticidi.
- previene la formazione delle nitrosammine (cancerogene) da nitrati e nitriti, che assumiamo giornalmente dai salumi, dalla verdura e dalla frutta (è uno dei conservanti più usati).
- protegge dalla tossicità delle clorammine (sostanze aggiunte nell’acqua al posto del cloro) e dai gas dell’inquinamento (monossido di carbonio e fumo di sigaretta), proteggendo le cellule dei polmoni dall’ossidazione.
- contrasta le infezioni batteriche. I globuli bianchi utilizzano questa vitamina per essere più attivi.
- è efficace contro il tumore e quelli che hanno risposto positivamente sono quelli della bocca, dello stomaco, del polmone, del fegato, dell’esofago e alla vescica.
- Migliora anche i casi di paranoia e depressione.
Cos’è l’ascorbato di potassio?
LL’ascorbato di potassio è un sale derivato dall’acido ascorbico (vitamina C) e si ottiene per soluzione estemporanea a freddo in acqua dei due composti (acido ascorbico e bicarbonato di potassio), i quali devono essere in forma cristallizzata purissima (livello di purezza non inferiore al 97%). Inoltre è un fortissimo antiossidante.
Perchè questi due componenti sono importanti?
L’acido ascorbico, che deve essere giornalmente assunto dal nostro organismo con la dieta alimentare, è un importante antiossidante ed è indispensabile per la sintesi biologicamente attiva del collagene e dei tessuti connettivi. Inoltre aumenta l’assorbimento del ferro, contribuisce all’accrescimento delle ossa, migliora la resistenza alle infezioni e potenzia il sistema immunitario.
La sua carenza provoca lo scorbuto. Il potassio è un regolatore importantissimo per il metabolismo cellulare. È un cofattore, cioè un elemento che permette il corretto funzionamento di enzimi e proteine intracellulari.
Perché si utilizza l’ascorbato di potassio?
Perché questo sale evidenzia una straordinaria azione contro le patologie degenerative e la sua assunzione regolare, anche a livello preventivo, permette un potenziamento delle difese immunitarie.
Si possono fare dosaggi “fai da te” a livello di prevenzione, conoscendo i principi di funzionamento di questo composto?
No, è sempre meglio ricorrere alla consulenza medica da parte della Fondazione o del proprio medico di base (se è a conoscenza dei protocolli utilizzati) perché i dosaggi sono legati sia all’anamnesi remota della persona (cioè alle informazioni relative alla storia sanitaria della persona e dei propri familiari) che alla valutazione di particolari parametri clinici (emocromo ed elettroliti).
Come funziona l’ascorbato di potassio?
Agisce per ripristinare (o mantenere) la corretta concentrazione di potassio intracellulare, con ripristino del corretto metabolismo cellulare ed un’inversione di tendenza nella degenerazione stessa (se presente), perché l’acido ascorbico rappresenta il mezzo di trasporto per il potassio dentro la cellula, ed il composto evidenzia un meccanismo protettivo per le proprie caratteristiche altamente antiossidanti.
Si possono utilizzare altri “integratori” di potassio?
In linea di principio si possono utilizzare solo se non ci sono alterazioni alle strutture proteiche ed enzimatiche intracellulari che legano il potassio, altrimenti non hanno alcuna efficacia perché non consentono l’assorbimento di potassio nel citoplasma (cioè all’interno) della cellula.
L’acido ascorbico può essere dannoso per la salute?
La letteratura scientifica recente riporta la possibilità che l’assunzione di acido ascorbico ad alti dosaggi (oltre 10 grammi al giorno e per lunghi periodi di tempo) possa presentare rischi per la salute.
Nel caso dell’ascorbato di potassio questa possibilità è assolutamente priva di fondamento perché il dosaggio impiegato nell’attacco alla degenerazione cellulare è estremamente modesto (mediamente inferiore a 0.5 grammi al giorno) ed è comunque entro la Dose Giornaliera Raccomandata.
L’acido ascorbico eventualmente consigliato nei protocolli per via endovenosa a sostegno dell’ascorbato di potassio dipende fortemente dallo stato di salute della persona.
Il potassio può essere dannoso per la salute?
Il potassio non rappresenta alcun rischio ai dosaggi indicati dai protocolli, in quanto si passa da un’assunzione giornaliera media “terapeutica” inferiore a 400 mg ad una assunzione “preventiva” media settimanale inferiore a 400 mg.
L’ascorbato di potassio ha effetti collaterali?
No, l’ascorbato di potassio può essere assunto a tempo indeterminato, naturalmente sotto regolare verifica dei parametri clinici da parte della Fondazione o del proprio medico di base. C’è soltanto da tenere presente che, agendo come equilibratore anche a livello ormonale, l’ascorbato di potassio aumenta le caratteristiche di fertilità nella donna.
L’ascorbato di potassio ha effetto sulla pressione?
L’ascorbato di potassio tende a regolarizzare la pressione, ma il consiglio, per chi soffre di pressione alta, è quella di controllarla regolarmente almeno nei primi tempi di utilizzo del composto.
Si può utilizzare l’ascorbato di potassio in presenza di diabete?
Sì, a patto di controllare regolarmente glucosio ed insulina (se assunta) con regolarità, almeno all’inizio. Non si escludono sorprese in positivo!
Per quanto si deve proseguire l’assunzione di ascorbato di potassio?
Si consiglia di assumere l’ascorbato di potassio a tempo indeterminato, perché l’acido ascorbico ha una “vita fisiologica” di alcune ore e poi viene espulso dall’organismo attraverso le urine. È quindi necessario assumere regolarmente il composto per evitare situazioni di rischio per l’organismo. Questo fatto è particolarmente importante per chi ha patologie degenerative in atto.
La vitamina B12 favorisce la rapida proliferazione delle cellule degenerate?
No; ci sono molti lavori in letteratura che consigliano l’impiego della vitamina B12 anche come antitumorale abbinato all’acido ascorbico. Inoltre la vitamina B12 ha due caratteristiche peculiari nella sua struttura che ne consigliano l’impiego insieme con l’ascorbato di potassio: • la presenza di gruppi NH ed NH2 a cui si lega il potassio.
La presenza del ribosio (acido nucleico importantissimo), che ha una struttura molto simile a quella dell’acido ascorbico ed anch’essa capace di legare il potassio e di potenziare quindi l’effetto dell’ascorbato di potassio.
L’ascorbato di potassio può essere confrontato con gli studi del Prof. Judah Folkman che ha scoperto l’azione antiangiogenetica di angiostatina ed endostatina?
Si, l’ascorbato di potassio sembra evidenziare un’azione antiangiogenetica ed è quindi perfettamente in linea anche con gli studi del Prof. Folkman del Children’s Hospital Medical Centre di Boston.
L’ascorbato di potassio può essere considerato una terapia alternativa?
No, la consideriamo una metodica di base perché agisce sui meccanismi bio-chimico-fisici di base del funzionamento cellulare e può essere applicata, con le dovute precauzioni ed accorgimenti, anche con i protocolli standard ospedalieri sia in relazione alla chemioterapia che alla radioterapia.
I protocolli con ascorbato di potassio possono favorevolmente essere utilizzati anche in preparazione agli interventi chirurgici (sempre in presenza di patologie degenerative).
Perché l’ascorbato di potassio non è conosciuto “ufficialmente”?
Perché spesso mancano le basi scientifiche agli interlocutori per comprendere il meccanismo d’azione dell’ascorbato di potassio (i testi di studio più aggiornati non riportano più le informazioni su cui sono basati i lavori del Dott. Pantellini) e questo genera degli equivoci e delle valutazioni spesso superficiali.
Per esempio, si tende a confondere l’ascorbato di potassio con la vitamina C e quindi con i lavori scientifici sviluppati da Pauling, Cameron e Wilson negli Stati Uniti con risultati a volte contraddittori (anche per l’elevato dosaggio di acido ascorbico utilizzato).
Si tende anche ad inquadrare la metodica con ascorbato di potassio nel “mare magno” delle terapie alternative (cfr. domanda precedente), innescando spesso negli interlocutori “ufficiali” meccanismi difensivi di chiusura a qualsiasi confronto.
D’altra parte, parecchi medici e ricercatori, non solo in Italia ma anche in altre parti d’Europa e del Mondo, sono a conoscenza degli studi del Dott. Pantellini ed hanno toccato con mano gli effetti dell’ascorbato di potassio, ma per difficoltà e l’ostracismo di colleghi e di strutture di ricerca, tutto questo è rimasto spesso sotto silenzio o, nella migliore delle ipotesi, è rimasto confinato in un passa-parola fra ricercatori e malati.
Inoltre c’è l’idea, molto poco scientifica in realtà, che di fronte ad un problema così importante la soluzione debba essere ricercata chissà dove (enzimi o strutture genetiche particolari, sostanze super complesse prodotte con sintesi chimica nei laboratori, ecc.), perché la soluzione “non può essere quella di un po’ di bicarbonato e di succo di limone”, anche perché l’Ascorbato di Potassio costa veramente poco mentre le risorse economiche impiegate nella ricerca in tutto il mondo superano le centinaia di miliardi .
Spesso la visione troppo specifica (gli oncogeni e le proteine coinvolte nelle ricerche diventano ogni giorno sempre più numerosi) fa perdere completamente la visione d’insieme del problema, con difficoltà di inquadrare una via percorribile.
L’ascorbato di potassio può essere somministrato ai bambini?
Sì, tanto a livello preventivo che in presenza di patologie degenerative. I dosaggi dipendono dall’età e dalla particolare situazione sanitaria, ed è quindi consigliato una consulenza medica.
Da quale età è possibile iniziare l’assunzione di ascorbato di potassio a livello preventivo?
A livello preventivo, l’ascorbato di potassio può essere somministrato a partire dai 3-4 anni di età nella misura di una dose 1 volta alla settimana; dai 12 anni si può passare ad una dose 2 volte la settimana e dai 15 anni in poi ad una dose 3 volte la settimana, sempre la mattina 10 minuti prima di colazione.
Quanta Vitamina C al giorno può assumere un adulto?
Si consiglia di assumere la vitamina C nella seguente dose:
- 1 capsula da 1000mg al giorno in prevenzione.
- Nei casi di influenza fino a 5 capsule da 1000mg al giorno, a distanza di 2 ore e 30 minuti una dall’altra.
Se si assume in eccesso non c’è nessun problema perché non viene assorbita, pertanto il corpo la espelle.